Pittoresco comune adagiato tra il versate solatio terminale della Valsana e la sella di Combai. Miane si trova in zona amena dedita all’alpeggio, alla castanicoltura e all’enogastronomia. Nonostante il progresso e l’industrializzazione, Miane e le sue frazioni, hanno mantenuto l’aspetto tipico rurale delle case in pietra e delle malghe. Disseminate nel comune vi sono antiche cappelle come i santuari della Madonna del Carmine, della B.V. Addolorata, chiese abbellite con pregevoli opere d’arte ed antiche dimore signorili. Miane va ricordata per la produzione di burro, formaggi, vino Verdiso ma, soprattutto, di marroni, raccolti nei celebri castagneti di Combai. Numerosi sentieri e passeggiate nei boschi e rifugi circostanti. Paese natale di illustri personaggi: Vittore Maria Gera, Marco Casagrande, Pre Jacobin da Miane, Giovanni Antiga.
Pictoresque town located between the final part of the sunny Valsana and the rolling hills of Combai. Miane is situated in a pleasant area devoted to the pastures and the chestnut plantations, it is also typified for its good cusine. In spite of the development and the industrialisation, the town and the surrounding areas still have the typical rural aspect in the stone houses. In the district of Miane there are ancient chapels such as Madonna del Carmine and B. V. Addolorata sanctuaries. Churches containing precious works of art and luxury ancient manors. Miane is well know for the production of butter, cheese, Verdiso wine and especially for Marroni, a type of fine chestnuts picked up in the Combai territory. There are paths, walks in the woods and places to stay along the way. Miane is the birthplace of renowned people: Vittore Maria Gera, Marco Casagrande, Pre Jacobin da Miane, Giovanni Antiga.
Miane ist eine malerische Ortschaft, die zwischen dem Sonnenhang des Tals Valsana und dem Sattel von Combai eingebettet ist. Es befindet sich in einem Weidengebiet, das seinen Ruhm den Kastanien, dem Wein und der Gastronomie verdankt. Obwohl in Miane und in seinen Ortsteilen kleine Fabriken sich niedergelassen haben, behält es seinen typischen ländlichen Aspekt mit den Steinhäusern und den Hütten. In seinem Gebiet finden Sie auch alte Kapellen wie die Wallfahrtsorte der Jungfrau Carmines und der Heiligen Frau Addolorata. Bemerkenswert sind ferner die Kirchen, die wertvolle Kunstschätze beherbergen und einige alten herrschaftlichen Häuser. Miane ist außerdem für seine Gastronomie bekannt: hier werden Butter, Käse, Verdiso Wein und Maronen produziert. Die Edelkastanien von Combai sind besonders renomiert. Zahlreiche Wanderwege ermöglichen entspannende Wanderungen in den Wäldern und in der Nähe der Hütten. Das Dorf ist der Geburtsort von bekannten Persönlichkeiten wie: Vittore Maria Gera, Marco Casagrande, Pre Jacobin aus Miane und Giovanni Antiga.
Luoghi d’interesse:
Chiesa Arcipretale di Miane
Periodo:
1874 – 1878
Descrizione:
L’alta facciata, culminante i tre timpani, a mezzo cerchio è ornata di un elegante portale sopra il quale spicca una lapide, fregiata ai lati dal simbolo del sacerdozio e dell’episcopato, a ricordo del suo fondatore. L’interno è ad una sola navata, con quattro cappelle laterali; sull’unica volta, a guisa di ali, si aprono le vele slanciate, accoppiate a quattro finestroni e a due trifore. L’altar maggiore è creazione della ditta Zanette di Vittorio Veneto.Il tabernacolo è vegliato da due graziosi angeli adoranti, che portano la firma di Luigi Bianchi da Follina, ma molti intravedono anche la mano del suo maestro lo scultore Marco Casagrande. Il quadro della Natività, dietro l’altare, secondo la testimonianza dell’arciprete Bartolini Grazia (1847) è opera disegnata dal Piazzetta ed eseguita a Venezia dal Dall’Oglio, suo discepolo. I bassorilievi in bronzo dell’altar maggiore, inaugurati nel 1981, sono opera di Carlo Balljana. Sopra gli ingressi delle sacrestie spiccano due grandi quadri provenienti dalla vecchia chiesa: la Natività della Madonna e la Purificazione della Beata Vergine, opera quest’ultima del Bellucci di Soligo. Sulle pareti del Coro altre due tele di autore ignoto, una presentazione al Tempio ed un Vescovo in processione. La Pala dell’Altare di San Pietro è ancora un dipinto attribuito al Dall’Oglio e rappresenta al consegna delle Chiavi del Regno-. L’altare di Sant’Antonio presenta una pregiata ancona lignea (1650 circa) con i Santi Antonio, Valentino e Lorenzo., quest’ultimo patrono secondario della Parrocchia. La Cappella del Rosario, infine custodisce l’immagine della Madonna pellegrina, dedicata agli emigranti, uscita da un laboratorio della Valgardena. L’organo è opra di Gaetano Callido.
La storia:
Costituisce il monumento della insigne munificenza del Vescovo di Ceneda Mons. Sigismondo Co. Brandolini Rota, che fu Arciprete di Miane dal 1967 al 1878. Iniziata nel 1874 su disegno del celebre architetto G. Segusini di Feltre e fu proseguita dal 1876 sotto la direzione dell’ing. G.B. Dall’Armi di Monebelluna in seguito alla morte del Segusini. Completata nel 1878 la Chiesa venne consacrata l’anno dopo dallo stesso fondatore Mons. Brandolini, divenuto nel frattempo Vescovo.
Note:
Davanti alla Chiesa precedentemente restaurato vi si trova il Campanile, che anticamente, era una torre di vedetta risalente al 1400 facente parte di un sistema difensivo e di controllo sulla Vallata. Durante i restauri è stato possibile prendere visione di antiche fondamenta in sassi.
Santuario del Carmine
Periodo:
Struttura attuale eretta nel 1819, ampliata nel 1828 e nel 1896. Il campanile è datato 1840.
Descrizione:
Situata nella valletta di Visnà a circa 600 mt. s.l.m. Nel santuario, dotato di numerosi quadretti votivi, si conserva un antico simulacro della Beata Vergine chiamata Madonna dei Pastori. Questa Madonna col Bambino poggia sull’altar maggiore: ai piedi sono inginocchiati San Simone Stoch e Santa Teresa D’Avila, la riformatrice del Carmelo. Nell’affresco del cielo della chiesa è rappresentata la Madonna del Carmine con lo scapolare ed in atto di soccorrere le anime del Purgatorio.
La storia:
La chiesa del Carmine è citata in una mappa veneziana del 1683 e negli atti della visita pastorale del Vescovo Agazzi (1696) in cui si parla del romitorio del Carmine, costituito forse da una chiesuola e dall’abitazione del custode eremita. La chiesa attuale venne eretta dalla pietà dei mianesi nel 1819 e fu consacrata nel 1924 dal Vescovo Monico. Fu in seguito ampliata nel 1828 e nel 1896 vi fu aggiunto il coro attuale. Il campanile è datato 1840.
Note:
La Madonna dei pastori, secondo la leggenda, sarebbe stata scolpita da uno di essi molti secoli fa quando fu inviato loro un misterioso segnale di una presenza sovrannaturale in una grotta, denominata Landerel o Lantrel, la cui apertura si intravvede ancora di fianco alla Croda Maor sotto la cima di Salvedella. Un’ altra tradizione vuole che la Statua sia qui giunta provvidenzialmente, dal lontano oriente, per mano di un Santo eremita del Monte Carmelo.
Chiesa campestre di San Pietro
Periodo:
1300
Descrizione:
La facciata in pietra bianca è volta ad occidente; l’interno, a navata unica termina in un coro ed è a capriate scoperte. Altare e tabernacolo risalgono probabilmente al ‘700, epoca in cui fu eretto anche il campanile. Sullo sfondo del coro un dipinto ad olio raffigurante i Santi Pietro e Paolo di ingenua fattura. Più pregevole appare il quadro dell’Annunciazione con la riquadratura fregiata dai Santi.
La storia:
E’ la prima chiesa arcipretale di Miane risalente al 1300. La chiesa viene citata per la prima volta negli scritti del Monastero di Follina del 1310 e qualche decennio più tardi figura come giustpatronato del celebre sacerdote Jacobino da Miane. Fu ristrutturata nel 1708 e restaurata nel 1976. Subì durante il primo conflitto mondiale, seri danni in quanto fu adibita a cinema per i soldati e successivamente a stalla per i cavalli.
Note:
Fino al secolo XVIII° la chiesa possedeva un anti portico con funzioni di ricovero dei pellegrini.
Chiesa di Sant'Andrea
Periodo:
Costruita nel 1700
Descrizione:
La chiesetta è in stile rinascimentale, di forma elissoidale. Le paraste interne hanno carattere ornamentale e sono sormontate da capitelli dorici. La trabeazione è semplice e liscia con cornicione ricorrente sopra le paraste per tutto l’interno, sospeso soltanto sopra la porta centrale da una finestra ovale. Sopra la porta laterale sul fianco destro di chi entra, è collocato il ritratto del Vescovo Bellati, opera dello scultore Casagrande. Il fonte battesimale è opera di locali artigiani. Nel plafone centrale l’artista Andrea Zanzotto di Pieve di Soligo ha rappresentato Sant’Andrea con Sant’Antonio Abate. Bellissimo altare tabernacolo ligneo in stile barocco con numerosi bassorilievi. Di notevole interesse un crocefisso professionale del XVIII sec. attribuito al Brustolon.
La storia:
Fu costruita nel 1700 e consacrata, come ricorda una lapide nel 1863. Nel 1937 cessò di essere succursale di Miane e fu eretta in parrocchia dal Vescovo Beccegato,
Note:
Di fronte alla Chiesa Villa Bellati proprietà della famiglia Gera Minucci. L’edifici del XVI° sec. è costituito da due ali che si congiungono ad angolo verso sud e fu completato nel ‘700. Sulla facciata principale bella trifora con balaustra e mascheroni in chiave d’arco al primo piano.
Chiesa di Santo Stefano a Combai
Periodo:
Già esistente nel 1475.
Descrizione:
La chiesa più volte restaurata, ampliata e trasformata. Vi si conserva una Pala secentesca della SS. Trinità di autore ignoto, databile intorno alla fine del ‘600. L’edifico a pianta rettangolare a tre navate e la facciata a capanna, ha un solo portale di ingresso sormontato da un timpano con una iscrizione del 1737.
La storia:
Una chiesetta, dedicata a Santo Stefano protomartire, esisteva già nel 1475 come risulta dalla relazione della visita pastorale del Vescovo Trevisan. Un piccolo oratorio, nucleo primitivo della chiesa attuale, venne consacrato nel 1610. Nel 1475 la chiesa figurava come cappellania della Pieve di Miane. Divenne curazia nel 1616 e parrocchia nel 1751.
Note:
Tipici portici d’accesso agli agglomerati a corte chiusa, dove le abitazioni, addossate le une alle altre sono disposte intorno ad un cortile comune. Il portico più antico risale al 1666.
Ponte di Val d'Arc
Descrizione:
Di notevole valore storico e paesaggistico questo arco roccioso si erge all’improvviso a sbarrare la parte centrale della valletta che scende dal Monte Crep verso il Pianez di Villa. Si tratta di un ponte naturale, unico del suo genere, la cui genesi è dovuta all’azione di erosione da parte dell’acqua e ai crolli successivi in corrispondenza di alcune fratture che hanno interessato la roccia.
La storia:
Il ponte fu oggetto di diatribe millenarie fra gli abitanti di Mel e quelli di Miane fin dal 1369 per la definizione dei rispettivi confini. Lo storico Stefani ritiene che alla base di questo problema ci fosse il celebre testamento di Sofia dia Colfosco nel quale, disponendo di lasciare in eredità al Vescovo di Belluno il contado di Zumelle, stabilì la divisione dalla Valmareno
Note:
Prati e boschi rivestivano una grande importanza economica per le popolazioni di questi paesi e spesso per il possesso di questi luoghi nascevano vere e proprie liti tra le comunità, mentre gli sconfinamenti erano oggetto di repressione, come riportano alcuni documenti del ‘700 della comunità di Miane. Tali constrati trovarono una soluzione solo nel 1838 con un accordo ricordato dalla lapide incisa sullo stesso ponte che indica l’appartenenza del ponte alla provincia di Treviso.
Chiesetta di Sant'Antonio
Periodo:
Di epoca antica.
Descrizione:
Chiesetta con pronao cinquecentesco, custodisce una pala con Vergine, Bambino e Sant’Antonio Abate del Frigimelica. Sulla predella raffigurazione dei Santi Pietro, Paolo e Antonio, opera attribuita al pittore Rossi di Belluno, primo maestro del Tiziano.
La storia:
E’ piuttosto antica ed è citata nella visita pastorale del 1454.
La Preson
Periodo:
Anteriore al cinquecento.
Descrizione:
Sono le antiche carceri della Valmareno. L’edificio di proprietà privata è costruito in pietra ed è composto da due celle con soffitto a volta; sono profonde 5,90 m e larghe dai 3 ai 4 m ed illuminate da una finestrella posta sopra la piccola porta d’entrata.
Frazioni: Combai, Campea, Premaor.