PRO LOCO CORBANESE – Micaela Campardo

 

  1. Questo tempo di attesa provoca in molti un senso di rassegnazione e di scoraggiamento. Nonostante tutto, lei intravede nei suoi collaboratori qualche disponibilità che induca a speranza e ottimismo?

Certo. Fortunatamente non abbiamo sentito questo spirito di rassegnazione come pro loco; forse più privatamente. Forse lo si capisce anche dal fatto che tutto quello che avevamo in programma sia l’anno scorso che in questo periodo, lo abbiamo portato a termine, nel limite del possibile, e speriamo di realizzarlo ancora. Inoltre lo notiamo anche dall’interessamento di qualcuno  a voler entrare a far parte della nostra associazione.
C’è una visione positiva tra i collaboratori; vengono sempre proposte nuove iniziative proprio per rispondere alle esigenze del momento e non fermarsi; anche perché si può tenere viva la tradizione ricorrendo a piccole attività.

 

  1. Quali sono le iniziative realizzate in passato, divenute tradizionali nel suo paese, che la Pro Loco intende portare avanti non appena ci saranno le condizioni favorevoli? 

La Pro Loco organizza principalmente due manifestazioni, a maggio e settembre, e sono sempre andate bene. Lo scorso anno avevamo in programma di integrare la festa di maggio con qualche novità, ma purtroppo ci siamo dovuti fermare a causa del Covid-19. Ma siamo fiduciosi di questo 2021. 
A settembre 2020 abbiamo organizzato una nuova manifestazione, il brindisi settembrino, che è stato veramente un successo; e per questo cercheremo di mantenere questa novità, così come il cinema all’aperto estivo.  

 

  1. Ci sono invece delle manifestazioni  che negli ultimi anni sono andate affievolendosi; che, nonostante la loro validità, non registravano più il consenso della gente e che potrebbero essere tralasciate o sostituite da altre iniziative, “progetti” nuovi, anche a lunga scadenza, che la Pro Loco vorrebbe realizzare se ci fossero le energie sufficienti? 

Sono presidente da poco e nonostante questo non non ho notato degli eventi più partecipativi di altri. Negli anni passati alcune manifestazioni sono state accantonate, ad esempio le esibizioni musicali all’aperto sia a causa del meteo sfavorevole che del poco riscontro. 
Ad oggi, è nostra intenzione reintegrare questo genere di iniziative. 

 

  1. A suo parere, quali strumenti-metodi si possono utilizzare per coinvolgere di più i giovani nelle nostre/vostre attività? 

Non so ancora darle una risposta, anche perché non abbiamo un metodo principale. Il volontariato deve piacere e interessare. Inoltre, parlando di giovani, forse quello di cui hanno bisogno è la compagnia dei loro coetanei, deve esserci un gruppo. Quello che ho notato è che ultimamente non c’è costanza della loro presenza, quindi dovremo trovare un modo per coinvolgerli di più. 

 

  1. Anche in ambito sociale, una necessità molto sentita oggi è quella del “fare sinergia”. La sua Pro Loco in che relazione si pone con le altre associazioni, organizzate o spontanee, che operano nel suo paese? Ha degli esempi da fornire in merito al supporto dato dalla sua Pro Loco alle associazioni o istituzioni del paese?

Benissimo. Siamo tutti volontari, il senso della nostra associazione è collaborare e aiutare. Basti pensare all’evento del cinema all’aperto organizzato insieme alla Pro Loco di Tarzo, e la distribuzione dei panettoni insieme al Gruppo Ricreativo Arfanta e il Comune. Tutti hanno lo stesso obiettivo, forniamo servizi che sono doni: non si tratta di una gara tra associazioni, ma di collaborazione. Inoltre è anche un’occasione per confrontarsi. Deve esserci sinergia. 

 

  1. Una trentina di anni fa è stato costituito il Consorzio Pro Loco Q. d. P. Secondo lei, è riuscito a svolgere una funzione importante per favorire le attività delle Pro Loco? Quali aspetti andrebbero rivalutati per renderlo adeguato alla nuova sfida del “dopo Covid”?

Faccio fatica a rispondere, anche perché sono presidente da poco. Ma posso dire che, anche se sono in carica da poco, ho notato molto l’impegno e il coinvolgimento del Consorzio nelle attività delle Pro Loco. Lo si nota dalla dedizione che c’è dietro all’organizzazione del Panevin, che coinvolge tutte le pro loco.
Sono consapevole che se la mia pro loco dovesse avere bisogno di qualsiasi cosa, il Consorzio ci aiuterebbe, anche solo per dare alcuni consigli. Vuol dire tanto avere qualcuno su cui contare, è una garanzia.

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