- Questo tempo di attesa provoca in molti un senso di rassegnazione e di scoraggiamento. Nonostante tutto, lei intravede nei suoi collaboratori qualche disponibilità che induca a speranza e ottimismo?
Spero davvero di ritrovare tutti al momento della ripresa e sono assolutamente ottimista soprattutto grazie al confronto con i giovani collaboratori che già scalpitano per ripartire. In questo periodo è mancato molto il rapporto assiduo tra noi volontari pur avendo cercato di mantenerlo vivo.
- Quali sono le iniziative realizzate in passato, divenute tradizionali nel suo paese, che la Pro Loco intende portare avanti non appena ci saranno le condizioni favorevoli?
È nostra intenzione portare avanti tutte le manifestazioni in calendario non appena possibile (Rodolet Ovi e colori, Santa Maria Maddalena Patrona, Spiedo Gigante, Spiedo sotto l’albero).
- Ci sono invece delle manifestazioni che negli ultimi anni sono andate affievolendosi; che, nonostante la loro validità, non registravano più il consenso della gente e che potrebbero essere tralasciate o sostituite da altre iniziative, “progetti” nuovi, anche a lunga scadenza, che la Pro Loco vorrebbe realizzare se ci fossero le energie sufficienti?
Nessuna manifestazione ha sofferto negli ultimi anni e intendiamo semmai arricchirle piuttosto che crearne di nuove. Penso per esempio allo Spiedo Gigante: nell’ultima edizione abbiamo riportato i fuochi artificiali che mancavano da tempo e abbiamo aggiunto l’albero della cuccagna nella domenica del Tiro alla fune. Tutte e due queste iniziative hanno riscosso grande successo e vorremmo, sempre di contorno al Tiro della fune, proporre sempre qualcosa di diverso, penso per esempio ai giochi di una volta. Sicuramente terremo buona la formula ormai collaudata delle tre settimane di festa.
- A suo parere, quali strumenti-metodi si possono utilizzare per coinvolgere di più i giovani nelle nostre/vostre attività?
Abbiamo molti giovani che collaborano con noi: la nostra idea è quella di assegnare loro incarichi di responsabilità (che già chiedono) in modo da farli sentire coinvolti valorizzandoli. Solo così faranno gruppo e saranno loro stessi a portare nuove leve alla Pro Loco.
- Anche in ambito sociale, una necessità molto sentita oggi è quella del “fare sinergia”. La sua Pro Loco in che relazione si pone con le altre associazioni, organizzate o spontanee, che operano nel suo paese? Ha degli esempi da fornire in merito al supporto dato dalla sua Pro Loco alle associazioni o istituzioni del paese?
Collaboriamo da sempre con le altre associazione delle frazioni che organizzano manifestazioni: penso al Gruppo festeggiamenti San Tiziano, agli Amici per Solighetto e al Gruppo festeggiamenti Barbisano. Sicuramente da sottolineare la collaborazione con gli Alpini, soprattutto per quanto riguarda la festa di Santa Maria Maddalena e con l’amministrazione comunale da sempre a noi vicina. Per quanto riguarda lo Spiedo Gigante non posso non ricordare l’associazione Piazze Creative e l’Accademia dello Spiedo.
Siamo sensibili, come è ovvio, alle iniziative pro asilo e anziani e proprio in relazione a questi ultimi ricordo che organizziamo ogni anno il Pranzo della Terza Età, un’occasione unica di condivisione e vicinanza.
- Una trentina di anni fa è stato costituito il Consorzio Pro Loco Q. d. P. Secondo lei, è riuscito a svolgere una funzione importante per favorire le attività delle Pro Loco? Quali aspetti andrebbero rivalutati per renderlo adeguato alla nuova sfida del “dopo Covid”?
Da quando sono presidente non ho avuto particolare benefici e aiuti dal Consorzio. Per quanto riguarda le grane burocratiche sono sempre state risolte dalla nostra segretaria.
Mi sento di chiedere più chiarezza, trasparenza e aiuto e un trattamento equo per tutte le Pro Loco, cosa che adesso, secondo me, non c’è.