- Questo tempo di attesa provoca in molti un senso di rassegnazione e di scoraggiamento. Nonostante tutto, lei intravede nei suoi collaboratori qualche disponibilità che induca a speranza e ottimismo?
Sì, noi rimaniamo ottimisti! Spero, quando riprenderemo, di recuperare tutti i miei collaboratori nonostante il lungo periodo d’inattività.
- Quali sono le iniziative realizzate in passato, divenute tradizionali nel suo paese, che la Pro Loco intende portare avanti non appena ci saranno le condizioni favorevoli?
Speriamo di recuperarle tutte senza esculsione alcuna. Purtroppo, per quanto riguarda i primi mesi del 2021, siamo stati costretti a rinunciare al Saluto alla Primavera (Lunedì dell’Angelo), ma per il resto (Festeggiamenti Santi Pietro e Paolo a giugno e Santi Vittore e Corona a settembre) vedremo man mano che evolve la situazione. Di certo non valuteremo l’ipotesi di fare delle manifestazioni con il cibo d’asporto: siamo vicini ai ristoratori del nostro territorio e consapevoli che sono tra quelli che hanno pagato il prezzo più alto dell’emergenza sanitaria e non vogliamo in alcun modo nuocere ulteriormente alle loro attività.
- Ci sono invece delle manifestazioni che negli ultimi anni sono andate affievolendosi; che, nonostante la loro validità, non registravano più il consenso della gente e che potrebbero essere tralasciate o sostituite da altre iniziative, “progetti” nuovi, anche a lunga scadenza, che la Pro Loco vorrebbe realizzare se ci fossero le energie sufficienti?
L’unica manifestazione che sembra meno sentita è quella di San Vittore ma non vogliamo per questo abbandonarla: vorremmo invece trovare un modo per rivalutarla e arricchirla.
In quanto ai nuovi progetti, abbiamo in cantiere l’allestimento dei Percorsi all’interno del sito Unesco in collaborazione con l’associazione Nordic Walking. Iniziativa nata proprio in questo periodo d’inattività forzata e che tende a coinvolgere i locali, gli agriturismi, le cantine. L’intenzione è quella, una volta finito, di pubblicarli sul sito della Pro Loco e nell’apposita app creata dalla Regione Veneto: Veneto Outdoor.
- A suo parere, quali strumenti-metodi si possono utilizzare per coinvolgere di più i giovani nelle nostre/vostre attività?
Siamo fortunati: nella nostra Pro Loco abbiamo molti giovani, anche in consiglio direttivo. Ma è nostra intenzione coinvolgerli sempre di più, anche tra gli adolescenti, spronandoli a formulare nuove proposte, a organizzare loro stessi delle nuove attività, dar loro sempre più spazio.
- Anche in ambito sociale, una necessità molto sentita oggi è quella del “fare sinergia”. La sua Pro Loco in che relazione si pone con le altre associazioni, organizzate o spontanee, che operano nel suo paese? Ha degli esempi da fornire in merito al supporto dato dalla sua Pro Loco alle associazioni o istituzioni del paese?
Noi collaboriamo soprattutto con gli Alpini, è una collaborazione reciproca di cui né noi, né loro potremmo fare a meno. Anche con l’Associazione Aeronautica c’è un rapporto stretto: quando organizzano la Festa Azzurra, noi diamo tutto il supporto logistico; insieme a loro e agli Alpini collaboriamo da sempre per la manutenzione della collina di San Gallo: pulizia, sfalcio erba eccetera.
Inoltre siamo sempre disponibili per le attività della scuola materna e della parrocchia in generale.
- Una trentina di anni fa è stato costituito il Consorzio Pro Loco Q. d. P. Secondo lei, è riuscito a svolgere una funzione importante per favorire le attività delle Pro Loco? Quali aspetti andrebbero rivalutati per renderlo adeguato alla nuova sfida del “dopo Covid”?
La cosa positiva di questi anni è l’importante funzione di coordinamento tra le varie Pro Loco, cercando di non far sovrapporre le varie manifestazioni organizzate.
In questo periodo ho trovato lodevole la pubblicazione della lista dei locali del territorio che effettuano il servizio di asporto e domicilio. Ma in generale credo che tutto il lavoro che viene svolto in digitale sia importante soprattutto adesso.