- Questo tempo di attesa provoca in molti un senso di rassegnazione e di scoraggiamento. Nonostante tutto, lei intravede nei suoi collaboratori qualche disponibilità che induca a speranza e ottimismo?
Assolutamente sì, dobbiamo assolutamente ripartire con ottimismo, se non lo fa la Pro Loco? Siamo consci di ciò che rappresentiamo per la comunità ed è importante che non manchiamo mai di infondere speranza.
- Quali sono le iniziative realizzate in passato, divenute tradizionali nel suo paese, che la Pro Loco intende portare avanti non appena ci saranno le condizioni favorevoli?
Appena sarà possibile è nostra intenzione ripartire con il calendario in toto. Anche durante quest’anno funesto, appena è stato possibile abbiamo organizzato la rassegna del Cinema all’aperto in collaborazione con la Pro Loco Corbanese e con il comune, sei serate che sono state un segno per la comunità, per stare di nuovo insieme, per dire a gran voce: la Pro Loco c’è.
- Ci sono invece delle manifestazioni che negli ultimi anni sono andate affievolendosi; che, nonostante la loro validità, non registravano più il consenso della gente e che potrebbero essere tralasciate o sostituite da altre iniziative, “progetti” nuovi, anche a lunga scadenza, che la Pro Loco vorrebbe realizzare se ci fossero le energie sufficienti?
Non tanto progetti nuovi ma è nostra intenzione dare veste nuova alle manifestazioni che già organizziamo: migliorare nella visibilità anche attraverso i canali digitali, allargare gli orizzonti, dare possibilità sempre più ampie al nostro territorio.
In questo senso ci siamo attivati anche durante la pandemia; abbiamo creato la rubrica “Il sapere nelle mani”, una serie di video con i quali siamo entrati dentro le aziende del nostro territorio, aziende che rappresentano a pieno titolo le caratteristiche peculiari della nostra realtà; è sato un modo per dare una mano a loro e contemporaneamente fare attivamente promozione al territorio.
I video sono stati pubblicati nella pagina Facebook della Pro Loco e anche sul sito del consorzio, Eventi Venetando.
- A suo parere, quali strumenti-metodi si possono utilizzare per coinvolgere di più i giovani nelle nostre/vostre attività?
Non è facile ma è possibile, credo che l’importante è coinvolgerli in attività a loro congeniali, idee che possano entusiasmarli. Per esempio la rassegna del cinema all’aperto di quest’anno li ha visti partecipi, attivi e propositivi. Penso anche che sia insensato proporre loro dei programmi a lungo termine, è qualcosa che li scoraggia e li demotiva; al contrario, impegnarli nei singoli progetti li rende attivi ed entusiasti e spesso propongono idee e innovazioni preziose.
- Anche in ambito sociale, una necessità molto sentita oggi è quella del “fare sinergia”. La sua Pro Loco in che relazione si pone con le altre associazioni, organizzate o spontanee, che operano nel suo paese? Ha degli esempi da fornire in merito al supporto dato dalla sua Pro Loco alle associazioni o istituzioni del paese?
Abbiamo buoni rapporti con tutte le altre realtà presenti sul territorio, cerchiamo di essere un riferimento per le altre associazioni prestando la nostra esperienza, il lavoro, l’organizzazione strutturale: alla fine è uno scambio essenziale che permette di allargare la visibilità di tutti. Per esempio la Orienteering Tarzo organizza la sua gara inserendola all’interno della festa della Candelora, noi diamo supporto logistico e inserimento nel nostro calendario e il risultato è ovviamente positivo per entrambi. Non solo, diamo il supporto anche ad altre realtà al di fuori dei confini comunali, creando sinergie allargate che non possono che far bene a tutti.
Ogni anno sosteniamo attivamente Frutto di un Sostegno Sociale, a dicembre per esempio abbiamo organizzato la distribuzione dei panettoni agli anziani insieme al Gruppo ricreativo Arfanta e comunque siamo sempre stati disponibili a sostenere le varie iniziative di solidarietà e beneficenza del territorio.
- Una trentina di anni fa è stato costituito il Consorzio Pro Loco Q. d. P. Secondo lei, è riuscito a svolgere una funzione importante per favorire le attività delle Pro Loco? Quali aspetti andrebbero rivalutati per renderlo adeguato alla nuova sfida del “dopo Covid”?
Il Consorzio è da trent’anni un punto di riferimento per le Pro Loco: competenza, disponibilità, comunicazione, tutti elementi che ci permettono di svolgere le nostre attività e di crescere.
Sottolineo l’aspetto fondamentale che è quello della comunicazione e della condivisione che il Consorzio presegue già da tempo, inserendosi perfettamente nelle logiche del terzo settore.
L’investitura Unesco ha prodotto per tutto il territorio una sfida che il Consorzio e l’Unpli ci permettono di affronatare con una visione comune davvero importante.