PRO LOCO TOVENA – Lino Gazzarin

 

  1. Questo tempo di attesa provoca in molti un senso di rassegnazione e di scoraggiamento. Nonostante tutto, lei intravede nei suoi collaboratori qualche disponibilità che induca a speranza e ottimismo?

La nostra associazione è speranzosa che a breve si possa ripartirte alla grande. Abbiamo utilizzato questo periodo di forzato blocco per far crescere delle idee da poter sviluppare appena possibile. Abbiamo vissuto questo periodo come un momento di sospensione e non di chiusura totale. Nonosatante la situazione abbiamo lottato con tutte le nostre forze per mantenere vivo, nel rispetto delle regole, lo spirito della nostra sagra e delle nostre tradizioni. Infatti, nel volantino della nostra sagra paesana che abbiamo organizzato e svolto nel mese di ottobre 2020 abbiamo espresso il nostro parere: “Meglio bruciare un paese che perdere una tradizione!”. Abbiamo affrontato questo evento con un animo diverso dal solito e attendendo ogni domenica sera la pubblicazione di un nuovo DPCM per capire se potevamo continuare oppure no. Siamo stati penalizzati ma abbiamo cercato di dare un segno di vitalità e di speranza a tutto il nostro paese.

 

  1. Quali sono le iniziative realizzate in passato, divenute tradizionali nel suo paese, che la Pro Loco intende portare avanti non appena ci saranno le condizioni favorevoli?

Abbiamo da sempre organizzato la Secolare Fiera Franca dei Santi Simone e Giuda cercando di aggiungere nuovi eventi, nuovi spunti, nuovi interessi e siamo pronti per farlo anche nel 2021. Da diversi anni abbiamo organizzato delle escursioni/passeggiate nel nostro paese e nelle nostre montagne per far conoscere il nostro meraviglioso territorio. Nel mese di agosto, già da una decina d’anni, organizziamo l’evento “Casere aperte” per far conoscere e riscoprire oltre alla bellezza del nostro territorio anche alcune antiche tradizioni dei nostri luoghi. Noi siamo pronti e abbiamo voglia di ripartire!

 

  1. Ci sono invece delle manifestazioni  che negli ultimi anni sono andate affievolendosi; che, nonostante la loro validità, non registravano più il consenso della gente e che potrebbero essere tralasciate o sostituite da altre iniziative, “progetti” nuovi, anche a lunga scadenza, che la Pro Loco vorrebbe realizzare se ci fossero le energie sufficienti?

Un evento che già da alcuni anni non registra il consenso della gente è il concerto di Natale e stiamo valutando se rivedere completamente l’organizzazione o se farlo uscire dall’elenco dei nostri eventi.

 

  1. A suo parere, quali strumenti-metodi si possono utilizzare per coinvolgere di più i giovani nelle nostre/vostre attività?

Penso che non sia un’operazione molto facile quella di riuscire a coinvolgere molti giovani, anche se nei nostri eventi ne abbiamo sempre di presenti. Penso possano arricchire la nostra associazione con le loro idee. Per avere un coinvolgimento più concreto penso ci sia la necessità di cercarli ad uno ad uno, ascoltarli e dargli delle responsabilità.

 

  1. Anche in ambito sociale, una necessità molto sentita oggi è quella del “fare sinergia”. La sua Pro Loco in che relazione si pone con le altre associazioni, organizzate o spontanee, che operano nel suo paese? Ha degli esempi da fornire in merito al supporto dato dalla sua Pro Loco alle associazioni o istituzioni del paese?

Abbiamo da sempre cercato di collaborare e fare gruppo con le altre associazioni del paese cercando di organizzare degli eventi/serate insieme e dando e ricevendo collaborazione per la buona riuscita di tutte le manifestazioni da chiunque organizzate. L’Adunata degli alpini del Triveneto a Passo San Boldo, il Ferragosto Alpino, Artigianato Vivo, Stelle a Natale… Abbiamo una buona sinergia anche con l’amministrazione comunale, consapevoli che con l’impegno e la forza di tutti si possa arrivare molto in alto! Colgo l’occasione per ringraziare quanti hanno sempre dimostrato attenzione e disponibilità nei nostri eventi e ci sostengono nella nostra progettazione. 

 

  1. Una trentina di anni fa è stato costituito il Consorzio Pro Loco Q. d. P. Secondo lei, è riuscito a svolgere una funzione importante per favorire le attività delle Pro Loco? Quali aspetti andrebbero rivalutati per renderlo adeguato alla nuova sfida del “dopo Covid”?

Il Consorzio è da sempre stato un sostegno alle Pro Loco nel progetto di promozione e valorizzazione del territorio. La sfida del dopo Covid non sarà facile ma penso che con l’unione e la collaborazione che da sempre ci contraddistinguono riusciremo a superare le negatività e i problemi che ci ha “regalato”!

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