Antica città di notevole importanza storica, in amena posizione ai piedi delle Prealpi Trevigiane, Vittorio Veneto nasce nel 1866 dall’unione dei due centri antichi di Ceneda e Serravalle, racchiude numerose testimonianze artistico culturali oltre a rappresentare la città dove si è conclusa il 4 novembre 1918 la Prima Guerra Mondiale. Ceneda a sud, sede vescovile, mantiene l’aspetto di un centro signorile con edifici e architetture che rilevano la sua antica vocazione politica e religiosa. Serravalle a nord, stretta con le sue belle case tra i rilievi da cui sporgono i resti di mura e di torri, antico borgo mercantile veneziano con bei palazzi gotici e rinascimentali e la suggestiva Piazza Flaminio. Importante la cattedrale settecentesca di Ceneda, il Museo della Battaglia nel Palazzo della Comunità opera di J. Sansovino, il Museo del Cenedese , il Castello di San Martino, il Santuario di Santa Augusta e altre numerose chiese, ville e palazzi. Oggi Vittorio Veneto si presenta come un importante centro artigianale,industriale, dell’arte e della musica.
Vittorio Veneto is a very important historical city, situated in a pleasant position at the foot of Prealpi Trevigiane. Founded in 1866 by the union of two ancient centres, Ceneda and Serravalle, it’s a city full of Artistic and Cultural witnesses and the First World War ended here on the 4 th. of November 1918. Ceneda, the episcopal seat, placed in the South, looks like a rich and ancient centre, full of buildings and palaces testify its deeply-rooted political and religious vocation. Serravalle, in the North, was an ancient Venetian suburb, where merchants used to live; it is mainly characterized by Piazza Flaminio, a charming square, and several Gothic and Renaissance buildings. It lays among the ruins of the walls and towers, projecting from the rises encompassing this section of Vittorio Veneto. The eighteenth-century Ceneda Cathedral, the Battaglia Museum, situated in Palazzo della Comunità and built by J. Sansovino, the Cenedese Museum, the St. Martino Castle, the St. Augusta Sanctuary and other churches, villas and buildings are particularly noteworthy. Vittorio Veneto has changed into an important industrial and handcrafted centre, where art and music flourish.
Historische und wichtige Stadt, Vittorio Veneto liegt an der Fußen der Prealpi Trevigiane. Vittorio Veneto ist im Jahr 1866 dank der Verbindung von Ceneda und Serravalle geboren. Die Stadt ist im Welt bekannt, weil dem 4 November 1918 ist der Weltkrieg da geendet. Im Ceneda (Suden) liegt die Diözese von Vittorio Veneto; im Serravalle (Norden) dagegen stehen Türmen und Stadtmauern, gotische Paläste und Flaminioplatz. Die wichtigste Sehenswürdigkeiten sind die Kathedrale im Ceneda, Museum “della Battaglia”, Museum “del Cenedese”, das Schloss Hl. Martino, das Heiligtum Hl. Augusta und vielen Kirchen, Villen und Palästen. Heute ist Vittorio Veneto ein kulturell, handwerkle und industriell Zentrum.
Luogi d’interesse:
Quartiere di Ceneda
Periodo:
Ceneda nasce come insediamento militare alla fine del I sec. a.C. L’inizio della vicenda urbana si colloca invece nel corso del XII sec. con l’avvio dei processi che trasformeranno gli insediamenti di carattere militare in centri urbani.
Descrizione:
Il centro nevralgico è senza dubbio la Piazza della Cattedrale (ora Piazza Giovanni Paolo I), nella quale si trovano gli edifici “notabili”: la Cattedrale, la torre campanaria, la Loggia del Cenedese, la fontana cinquecentesca, il palazzo del seminario e la villa Papadopoli. Dalla piazza si vede il Castello di S. Martino e i tempietti di S. Rocco e S. Paolo.
La storia:
Dopo le invasioni barbariche, la dominazione longobarda crea un nuovo centro amministrativo e religioso, stabilendo la sede di un ducato che va dal Piave al Tagliamento. Con la trafugazione del corpo di S.Tiziano da Oderzo è trasferita a Ceneda nel VII sec. la sede vescovile. In questo periodo viene costruito il castello di S. Martino. Devastata dagli Ungheri nel 903 si ricostituisce un nucleo attorno al castello, vicino all’originaria chiesa dedicata all’assunta e a S. Tiziano, retto autonomamente da un vescovo-conte fino al 1786.
La Cattedrale
Periodo:
XVIII° sec sullo stesso luogo di precedenti chiese , la prima delle quali risalente al XIII° sec.
Descrizione:
Vasto interno a croce latina a tre navate, vi sono conservate notevoli tele del 500 e del 600 e una cattedra episcopale lignea a rilievi dell’inizio del 400. La grandiosa facciata è stata costruita nel 1740-73 su disegno dell’architetto trevigiano Ottavio Scotti. Il campanile romanico del XIII ° sec. con cella campanaria a trifore e merlatura.
Chiesa di Santa Maria Nova
Periodo:
XIII° sec. per la chiesa, XIII°-XIV° per il campanile.
Descrizione:
Interno grandioso ad una navata, soffitto di G. B. Canal, dietro l’altare pala del Tiziano ed alle pareti del coro tavole attribuite a Francesco Da Milano. Il progetto della chiesa è di Angelo Schiavi di Tolmezzo. Accanto isolato un bel campanile romanico, a cuspide, della preesistente chiesa.
Pieve di Sant'Andrea di Bigonzo
Periodo:
IV° sec. restaurato nel 1300.
Descrizione:
La semplice struttura romanica della facciata è arricchita da un rosone penta-lobato e da due edicole sepolcrali. Interno ad una navata con preziosi baldacchini rinascimentali agli angoli. Numerosi sono gli affreschi del XV – XVI sec. alcuni attribuiti a Francesco da Milano, altre opere attribuite a Francesco Frigimelica, Antonello da Serravalle, Palma il Giovane, Marco Vecellio ecc.. All’altare maggiore prezioso tabernacolo ligneo ornato da piccoli dipinti tizianeschi.
Palazzo Minucci De Carlo
Periodo:
XVI° sec.
Descrizione:
dimora cinquecentesca che espone in facciata lo stemma dei Wittelsbach, duchi di Baviera e Principi di Palatinato, sormontato dal berretto dei Grandi Elettori di Germania, voluto dal diplomatico vaticano Minuccio Minucci arcivescovo di Zara ed amico della casata tedesca, che fece costruire il Palazzo fra la fine del 500 e inizio del 600. Il museo è stato istituito per lascito della Medaglia D’Oro al valor militare Camillo De Carlo e offre al visitatore la possibilità di accedere agli ambienti pervasi da un clima di eclettico decadentismo novecentesco, che il De Carlo volle fossero conservati intatti a memoria del gusto culturale della Sua epoca.
Note:
Accanto al palazzo vi è la Chiesa di Santa Croce, cappella della famiglia Minucci.
Loggia del Cenedese
Periodo:
Edificio rinascimentale costruito nel 1537-1538, dal 1938 sede del Museo della Battaglia.
Descrizione:
Oggi sede del Museo della Battaglia, espone in nove sale su tre piani una vasta collezione di memorie storiche relative alla Prima Guerra Mondiale. Al pian terreno sono esposti reperti degli armamenti appartenuti agli stati in guerra, al primo piano una collezione di ricordi di guerra, al secondo piano ricordi dei caduti e decorati.
La storia:
Il Museo è ospitato nell’ex Palazzo municipale di Ceneda, costruito nel 1537 a Loggia su progetto del Sansovino, affrescato nel loggiato da Pomponio Amalteo, nel sec. XVI, e nell’Aula del Maggior Consiglio da Giovanni De Min (1841-44).
Museo Diocesano d'Arte Sacra 'Albino Luciani'
Periodo:
Edificio di fondazione cinquecentesca, ampliato e ricostruito fino agli ultimi decenni.
Descrizione:
Insieme a suppellettili ed arredi sacri espone opere d’arte di vari artisti dal XVI al XVIII fra cui il Pordenone, Pomponio Amalteo, Giuseppe Moretto, Palma il Giovane, Tiziano Vecellio, Andrea Vicentino, Antonio lazzaroni, Bartolomeo Litterini, Francesco Beccaruzzi, Silvestro Arrosti, Egidio Dall’Oglio, Francesco Guardi, Carlo Bevilacqua, Francesco da Milano.
La storia:
Il Museo, inaugurato l’8 marzo 1986 è intitolato ad Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I, è ospitato nell’ala otto-novecentesca del Seminario vescovile della Diocesi di Vittorio Veneto.
Note:
Il Seminario Vescovile ospita anche il Museo di Scienze Naturali “A. De Nardi”.
Quartiere di Serravalle
Periodo:
XII sec.
Descrizione:
Posta a nord di Vittorio Veneto presso la gola da cui esce il Meschio conserva l’aspetto di borgo antico a ridosso della montagna e delle valli, dalle quali ha acquisito il ruolo di centro per scambi e traffici.
La storia:
L’inizio di Serravalle come centro urbano si colloca nel XII sec. con la trasformazione di quello che era un insediamento di carattere militare che aveva preso forse consistenza in due momenti precedenti e cioè alla fine dell’impero romano e durante il dominio longobardo.Fortificazione di origine romana ,avamposto dell’agro centuriato della città romana di Opitergium, i Longobardi la trasformano in un grosso centro amministrativo e religioso. Nel XIII- XIV sec. conosce un primo periodo di espansione come feudo della Signoria dei Da Camino ed uno ancor maggiore dal 1337 quando entra sotto la diretta dominazione veneziana.
Museo del Cenedese
Periodo:
XV ° sec.
Descrizione:
situato nell’antica sede del governo della città, ha una facciata in stile tardo-gotico con al piano inferiore tre arcate a tutto sesto e al centro un poggiolo aggettante affiancato da due trifore ad ogiva polilobata gli affreschi sono di Dario da Treviso. Autentica rarità è il quadrante inferiore dell’orologio della torre attigua alla facciata con numerazione in caratteri gotici e cifre arabe di ventiquattro ore. Il museo raccoglie le testimonianze storiche ed artistiche ed archeologiche del territorio “cenedese”; reperti celtici, paleoveneti , romani e longobardi, gli stemmi dei podestà veneziani e una pinacoteca con opere del sec. XV-XVI.
La storia:
Il palazzo venne ricostruito nel 1462-1476 dal podestà Venier sul luogo di un più antico edificio , per ospitare il Maggiore e il Minore Consiglio . Dal 2 novembre 1938 ospita il museo.
Note:
Il museo gestisce come sede distaccata la Chiesetta dei Battuti.
Frazioni: Carpesica, Fadalto, Nove San Floriano, San Giacomo di Veglia